Dai film con Verdone alla Serie A: l’Atalanta sfida Falcone, il portiere-attore
Mercoledì sera avrà il compito di fermare l'attacco dei nerazzurri tra i pali del Lecce, ma la sua vita poteva essere molto diversa
A 27 anni, Wladimiro Falcone sta disputando la sua prima stagione da titolare in Serie A. A dargli la chance per cui ha lavorato una vita intera è stato il Lecce, che lo ha prelevato in prestito dalla Sampdoria affidandogli i pali. A livello giovanile era tra i più quotati della sua generazione, ma prima di conquistarsi un posto ha dovuto girare l’Italia e le categorie. Dopo la primavera con la Sampdoria, una lunga gavetta lo ha portato a giocare in Serie C con Como, Savona, Livorno, Bassano, Gavorrano e Lucchese, per poi andare in Serie B al Cosenza. In mezzo, diverse apparizioni con la maglia doriana in Serie A, ma senza mai riuscire a diventare titolare in pianta stabile, data la presenza di Emil Audero.Quest’anno la scelta del Salento lo sta ripagando: ha subito 16 reti in 13 partite, giocando ogni minuto e confermandosi all’altezza della categoria che ha lavorato per conquistarsi. Rinunciando anche ad un’altra carriera: quella nel cinema.
Falcone sin da piccolo, anzi, piccolissimo. è apparso sul grande schermo. È il bambino che il celebre Carlo Verdone tiene in braccio in una scena del film “Viaggi di nozze”. L’attore romano è al telefono mentre coccola il piccolo Wladimiro, di tre mesi, dopo il bagnetto in una delle scene diventate cult della pellicola. “La sorella di mia nonna gestiva a Roma un’agenzia cinematografica e per quel film, fra le varie comparse, serviva anche un neonato di tre mesi. Così hanno pensato a me. In famiglia siamo tutti appassionati di Verdone, sappiamo le battute dei suoi film a memoria”, ha spiegato il diretto interessato, nato e cresciuto a Roma, alla Gazzetta dello Sport. Non è stata però l’unica apparizione che l’oggi 27enne portiere ha fatto nel mondo del cinema e della televisione: “Ho girato altre scene, diciamo così, in molte puntate di Distretto di Polizia e poi nella serie R.I.S. – Delitti Imperfetti. Mi hanno chiamato persino per uno spot pubblicitario sulle ferrovie francesi”
“Fare l’attore non era una cosa che mi appassionava più di tanto. Pativo soprattutto i tempi morti sul set e la necessità frequente di dover ripetere la stessa scena più volte. Ma la passione per il cinema, quella sì, è grande. Vado spesso al cinema ed a casa seguo moltissimo Netflix”, ha aggiunto.
Poi ha scelto il calcio. E col senno del poi ha avuto ragione in termini di successo della carriera: il 29 luglio 2020 ha esordito in Serie A contro il Milan. Mercoledì sera sarà ancora tra i pali del Lecce al Via Del Mare, cercando di fermare l’Atalanta di Gasperini.
