Famiglie Calciatori

Ruslan Malinovs'kyj & famiglia

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 7/12/2019, 16:24
Avatar

Advanced Member

Group:
Amministratori
Posts:
7,298
Location:
Bergamo

Status:


fdfddffdvfddrrfreamalinoski

Edited by _Vale_ - 7/12/2019, 16:44
 
Web  Top
view post Posted on 15/12/2020, 10:25
Avatar

Advanced Member

Group:
Amministratori
Posts:
7,298
Location:
Bergamo

Status:


Lady Malinovskyi: “Vorrei restare a Bergamo…”
La moglie del fantasista ucraino dell’Atalanta Ruslan Malinovskyi ha svelato il suo amore per la città orobica e i suoi piani futuri

Roksana Malinovskyi si è goduta la domenica autunnale di lockdown passeggiando con la figlia Olivia in centro a Bergamo, lungo il Sentierone. Nel condividere su Instagram gli scenari del Centro Piacentianiano, tra vie dello shopping e parchi verdi, Lady Malinovskyi ha rivelato: “Voglio abitare a Bergamo sempre, anche dopo il calcio. E’ una bellissima città, mi ricorda la mia Sebastopoli. Non è grande ma è pulita e tranquilla, manca solo il mare“. Insomma, una dedica d’amore a Bergamo, che farebbe pensare a un futuro della famiglia ucraina ai piedi di Città Alta una volta che Ruslan appenderà i tacchetti al chiodo.
7a94161363035972
La Pro League belga chiama Malinovskyi, la moglie Roksana smentisce

La sua ex squadra il Genk, Anversa e un Bruges, particolarmente ambizioso, cullano tutte il sogno di provare ad avvalersi delle prestazioni del trequartista ucraino della Dea, Ruslan Malinovskyi, anche a costo di esborsare una cifra importante per il prestito. In Belgio, nelle ultime ore, si era vociferato del malcontento del calciatore per il poco utilizzo da parte di Gian Piero Gasperini e la sua conseguente volontà di giocare per non perdere il treno verso l'Europeo con la sua nazionale. La notizia viene smorzata dalla moglie del trequartista atalantino, Roskana che, attraverso una storia sul rispettivo profilo Instagram, rassicura i tifosi nerazzurri: "Ragazzi tranquilli, non è vero"
Malinovskyi, con Gomez ai margini della rosa e in procinto di lasciare Bergamo e l'Atalanta, sicuramente diventerà troverà più spazio e potrà diventare sempre più un giocatore importante per la Dea.
2c057b1365777052

Edited by _Vale_ - 8/1/2021, 10:05
 
Web  Top
view post Posted on 24/4/2021, 14:56
Avatar

Advanced Member

Group:
Amministratori
Posts:
7,298
Location:
Bergamo

Status:


IMG-6206
Atalanta, la moglie di Malinovskyi diventa stilista: atelier in centro a Bergamo
A fine mese l’inaugurazione dello spazio nel passaggio Bruni: «La linea di moda comprenderà abiti sia per le mamme sia per i bambini»

L’eleganza in casa Malinovskyi va di pari passo con moda e raffinatezza. Roxsana Malinovska, la moglie del centrocampista atalantino Ruslan Malinovskyi, è appassionata di sfilate e di alta moda. Per questo a fine mese aprirà un suo atelier, «Mali by Roxana Malinovska», nel Passaggio Bruni, in pieno centro città. Gli abiti, disegnati da lei, saranno confezionati su misura con tessuti made in Italy.
«Trovo le donne italiane molto eleganti e belle, mi piace osservare come si vestono e fare dei paragoni rispetto agli outfit di noi ucraine — spiega Roxsana —. L’idea è maturata dopo la nascita di mia figlia Olivia, un anno e mezzo fa. La linea di moda comprenderà abiti sia per le mamme sia per i bambini». La ventisettenne, originaria di Sebastopoli, ha studiato Economia e business all’università con l’aspettativa di lavorare per una società finanziaria, ma l’amore per Ruslan, nato otto anni fa, ha cambiato i piani. «Quando lui terminerà la carriera, vorremmo restare a vivere qui, oramai mi sento una bergamasca».
IMG-6536

Edited by _Vale_ - 16/5/2021, 13:46
 
Web  Top
view post Posted on 23/8/2021, 18:14
Avatar

Advanced Member

Group:
Amministratori
Posts:
7,298
Location:
Bergamo

Status:


Malinovskyi alla moglie: “Hai aggiunto bellezza a questa bellissima città”

Il fantasista nerazzurro ha utilizzato Instagram per complimentarsi con la moglie per il nuovo atelier a Bergamo
Poche parole, ma cariche di significato, quelle di Ruslan Malinovskyi per la moglie Roksana: “Sono orgoglioso di te amore mio, hai aggiunto bellezza a questa bellissima città. Sono sempre con te”. Tutto ciò per commentare sui social l’apertura dell’atelier “Mali” in città. La coppia aveva già sottolineato nei mesi scorsi la volontà di mettere radici a Bergamo.
Schermata-2021-08-23-alle-19-12-56Schermata-2021-08-23-alle-19-12-48
Atalanta, 'notte infernale' in albergo: la denuncia della moglie di Malinovskyi
La denuncia della moglie di Malinovskyi sui social. Dal momento dell’arrivo dei giocatori della Dea in albergo a Manchester, racconta Roksana Malinovska su Instagram, alcune sirene avrebbero disturbato il riposo del gruppo di Gasperini. Secondo la moglie del giocatore, rimasta a Bergamo, l’accaduto non è da ritenersi casuale

La notte prima dell'esame Manchester United non è stata semplice per l'Atalanta. A denunciare l’accaduto è la moglie di Ruslan Malinovskyi, Roksana Malinovska, che in una storia pubblicata sul suo profilo Instagram ha parlato di "notte infernale a Manchester", con sirene che sarebbero state accese volontariamente in hotel con l’intento di disturbare il riposo dei prossimi avversari dei Red Devils.
"Magari la stessa cosa accadrà in un hotel italiano"
Questo il testo pubblicato da Roksana Malinovska sul suo profilo Instagram: "Notte infernale a Manchester! Per tutta la notte in hotel la sirena è stata accesa a piena potenza cinque volte. È successo proprio quando è arrivata la squadra e solo di notte! Pensate che questo sia un incidente? Io no. Da un’accoglienza così “calda” della popolazione locale, diventa terribile nel cuore. Spero che i nostri tifosi sosterranno la squadra nella partita a casa, e magari la stessa cosa accadrà all’improvviso in un hotel italiano".

Edited by _Vale_ - 5/11/2021, 10:53
 
Web  Top
view post Posted on 5/3/2022, 17:41
Avatar

Advanced Member

Group:
Amministratori
Posts:
7,298
Location:
Bergamo

Status:


Ucraina, le preghiere di Malinovskyi che sostiene una raccolta fondi. La moglie: “Fermate l’orrore”
Le reazioni alla notizia del conflitto. I tifosi in vista dell'Olympiacos: "Diamogli la fascia di capitano"

I colori della bandiera, le mani giunte in segno di preghiera e il discorso del presidente ucraino Volodymyr Zelensy. Nei pensieri del centrocampista dell'Atalanta Ruslan Malinovsky, in queste ore, non c'è soltanto l'impegnativa trasferta di Europa League contro l'Olympiacos, ma anche la grande preoccupazione per quel che sta accadendo nel suo paese d'origine, come si intuisce dalla storia postata sul suo profilo Instagram. "L'Ucraina è sotto attacco. Per favore, pregate per noi", ha scritto invece su Facebook e Twitter, dove è presenta anche un link che rimanda ad una raccolta fondi in favore dei militari ucraini.
Nella notte, il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato l'attacco, lanciando un appello ai soldati ucraini affinché depongano le armi e intimando ai Paesi stranieri di evitare interferenze. Forti esplosioni si sono verificate a Odessa, Kharvik, Mariupol, Leopoli e nella capitale Kiev. "Più di 40 soldati ucraini e circa 10 civili sono stati uccisi", fanno sapere dalla presidenza ucraina.
Sui social, i tifosi atalantini hanno le idee molto chiare in vista del match di Atene: "Diamo la fascia di capitano a Ruslan, sarebbe un bellissimo messaggio". Roksana Malinovska, moglie del fantasista nerazzurro, ha raccontato sempre via Instagram quel che sta vivendo il suo popolo: "Le persone sono inorridite, in preda al panico - scrive -. Piango e prego per il mio Paese, per il nostro popolo, per la mia casa. Questo è un crimine contro tutta l'umanità, come si può fermare questo orrore?".



Coda davanti all’atelier di Roksana Malinovskyi: in due giorni confezionate più di 600 bandiere dell’Ucraina
All'esterno del negozio tante persone aspettano il loro turno per contribuire alla raccolta fondi lanciata dalla famiglia del calciatore dell'Atalanta

Bergamo. In due giorni hanno confezionato più di 600 bandiere dell’Ucraina. E fuori dal Mali Atelier, il negozio di Roksana Malinovskyi, moglie del centrocampista atalantino, c’è una coda costante di persone che ne vogliono una.“Inizialmente le bandiere le regalavamo – spiega Denis Schultz, che insieme alla mamma Nathalia, stilista e socia di Roksana, alla moglie Victoria e ad Alessandro, si è impegnato in questa iniziativa -. Le persone però insistevano per lasciare un contributo e così abbiamo aperto una raccolta fondi. C’è chi lascia 10 euro, chi 5, c’è stato un gruppetto di bambini che hanno chiesto la bandiera e hanno donato un euro a testa. Ognuno fa quel che può ma tutti vogliono lasciare qualcosa”.Nell’atelier in centro a Bergamo si è creata una sorta di catena di montaggio per far fronte alle richieste, che arrivano anche da diversi comuni della provincia. Alessandro taglia il tessuto blu e giallo da due grossi rotoli donati dall’azienda Vavassori di Seriate, che ne ha fatti arrivare al negozio circa 1000 metri; Nathalia e Victoria non smettono un attimo di cucire, Denis riceve i clienti al bancone.“Roksana e altre amiche ucraine sono andate a comprare degli alimenti per i bambini piccoli – spiega Denis -. Ci hanno scritto che servono omogeneizzati e altri prodotti per l’alimentazione e l’igiene dei neonati e stiamo facendo di tutto per raccoglierli e farglieli avere”. Il gruppo di lavoro sente forte la solidarietà dei bergamaschi: “Stanno dimostrando una grandissima sensibilità. Il discorso che il sindaco Gori ha fatto in piazza nella manifestazione di sabato è stato bellissimo, lo abbiamo apprezzato molto perché ha detto delle cose giuste – dice Nathalia -. Qui in negozio arriva tantissima gente, ci sono stati dei nonni che si sono emozionati, si sono messi a piangere perché loro sanno cos’è la guerra. Dimostrano tutti un grande sostegno”.Fuori in coda c’è Alessandro Pezzotta, il presidente del gruppo di tifosi dell’Atalanta “Chei de la coriera”, in mano ha un mazzo di orchidee gialle “con la sciarpa commemorativa di Atene, dove Malinovskyi ha segnato due gol – spiega -. I fiori sono per Roksana da parte di tutta l’associazione. Vogliamo dare il nostro contributo e far sentire la nostra vicinanza”.
Michela Acquaroli ha 19 anni, Valeria Sacchi 18 e sono entrambe in attesa di entrare nell’atelier: “Siamo atalantine e siamo per la pace. La situazione che si è venuta a creare è pesante, speriamo che finisca presto. Nel frattempo appenderemo la bandiera dell’Ucraina al balcone di casa per esprimere tutta la nostra solidarietà”.
Pryymak Lyubov e Alina Luposhniak sono ucraine e vivono in Italia da 13 e 12 anni. Anche loro sono in fila: “Abbiamo già le bandiere a casa, ma vogliamo dare il nostro contributo alla raccolta fondi”, spiegano. In Ucraina hanno fratelli e sorelle con bambini piccoli, parenti, amici. “Mia figlia è riuscita a scappare in Polonia – racconta Pryymak -, ma mio fratello e i miei nipoti sono rimasti in Ucraina. Per il momento la loro città non è ancora stata colpita ma hanno paura. Anche noi qui siamo molto preoccupati. Io non riesco a stare a casa perché altrimenti continuo a pensarci, guardo la tv, i telegiornali, i social, guardo i video della popolazione civile colpita e piango”. Alina spiega che i suoi parenti non vogliono abbandonare l’Ucraina: “Le donne e i bambini possono lasciare il Paese, ma non vogliono stare lontane dai loro mariti, preferiscono stare tutti uniti anche se è pericoloso. Le voci che ci arrivano dicono che in Russia la popolazione non è a conoscenza del conflitto perché alla tv trasmettono servizi dove spiegano che gli ucraini stanno combattendo tra loro. Ma i soldati mandano foto e video delle azioni russe, sono immagini e testimonianze che non possono essere negate”. La fila fuori dal negozio non accenna a diminuire e Denis e la sua famiglia continueranno a confezionare bandiere per cercare di soddisfare tutte le richieste: “Aspetto un nonno di 80 anni – dice -. È passato tre volte oggi ma la sua bandiera non era ancora pronta. Ora eccola qui, appena arriva gliela consegno”.


Non si ferma l’impegno di Malinovskyi: firma bandiere ucraine al negozio della moglie
Il centrocampista nerazzurro si è messo a disposizione per autografare i drappi gialloblu che vengono venduti per raccogliere fondi: nello scambio di battute coi presenti fa intendere che sarà difficile vederlo in campo sabato sera con la Roma

Bergamo. La fila di gente arriva fino a via XX settembre: tutti attendono con pazienza, in attesa di poter dare il proprio contributo in cambio di una bandiera gialloblu dell’Ucraina. È una delle tante iniziative che nei giorni scorsi, dopo lo scoppio della guerra, si sono diffuse spontaneamente in città: questa è firmata Ruslan Malinovskyi, il calciatore dell’Atalanta che con la moglie Roksana si sta spendendo in prima persona per raccogliere fondi e beni di prima necessità da inviare al suo popolo, sconvolto dalle bombe.
È così da giorni all’esterno del Mali Atelier, il negozio in passaggio Bruni gestito dalla signora Malinovska dove mercoledì pomeriggio ha fatto la propria comparsa anche il centrocampista nerazzurro: qualche battuta coi presenti, poi il suo autografo sul drappo e una foto.
Infaticabile come in campo, Malinovskyi non si è sottratto, si è intrattenuto con semplici cittadini e tifosi fino alle 18 quando quasi scusandosi ha lasciato il negozio insieme alla moglie.Qualcuno ha provato anche a portare la discussione sul piano sportivo, sincerandosi delle sue condizioni fisiche dopo il problema muscolare accusato durante il riscaldamento lunedì sera e che lo ha costretto a rinunciare alla sfida contro la Sampdoria. La replica è stata una smorfia poco rassicurante, che ha lasciato intendere che al momento non sono molte le possibilità di vederlo a disposizione di Gian Piero Gasperini per la trasferta di sabato sera a Roma.
IMG-3406

Edited by _Vale_ - 5/3/2022, 18:40
 
Web  Top
view post Posted on 5/4/2022, 16:41
Avatar

Advanced Member

Group:
Amministratori
Posts:
7,298
Location:
Bergamo

Status:


Malinovksyi e la moglie in visita agli orfani ucraini: 60 restano a Rota Imagna
Giovanni Locatelli, sindaco del paese: "I bambini che resteranno qui soggiorneranno all'hotel Posta"

Rota Imagna. Non potevano certo mancare loro, Ruslan Malinovksyi e la moglie Roksana Malinovska, a Rota Imagna, a portare i saluti ai 100 piccoli orfani ucraini scappati da Berdyansk e ospiti dell’hotel Posta. Una visita inaspettata, che ha mandato in subbuglio il paese, riversatosi in strada per acclamare il giocatore dell’Atalanta. Campione dentro e fuori dal campo, come ha dimostrato in più occasioni da quanto è cominciato il conflitto che ha colpito la sua terra: una sensibilità particolare, un fortissimo attaccamento alla sua terra che lo ha spinto a portare avanti una battaglia di solidarietà insieme alla consorte. Tanti regali, gadget dell’Atalanta, giochi, palloncini e fotografie con i piccoli e anche con i cittadini in un pomeriggio diverso, lontano dai pensieri e dalle preoccupazioni.
Libero dagli allenamenti, fatti di mattina, il centrocampista ucraino è stato accolto da Zaccheo Moscheni, delegato del comune di Rota, in assenza del sindaco Giovanni Locatelli, assente per motivi personali: “C’era tutto il paese ad aspettare Ruslan, e non solo i bambini. Lui e la moglie sono arrivati con due macchine cariche di ogni ben di Dio, dai gadget dell’Atalanta fino a beni di prima necessità, con i quali abbiamo riempito ancora di più il nostro magazzino. I bambini l’hanno letteralmente travolto, non so quanti autografi avrà firmato. E, dopo un primo momento di accoglienza, siamo andati tutti sul piazzale che c’è in centro al paese e abbiamo firmato un grande cartellone. I ragazzi erano felicissimi e noi più di loro”.


Edited by _Vale_ - 5/4/2022, 17:57
 
Web  Top
view post Posted on 16/6/2022, 16:31
Avatar

Advanced Member

Group:
Amministratori
Posts:
7,298
Location:
Bergamo

Status:


I Malinovskyi a sostegno dell’Ucraina, Roksana: “A Bergamo la mia vita”
La moglie del fantasista dell’Atalanta presenta la serata benefica per aiutare il suo popolo, colpito dalla guerra: “Grazie ai nostri amici bergamaschi”.

Se Bergamo è in prima linea nel sostegno al popolo ucraino in un momento così delicato anche grazie a Malinovskyi Charity, l’associazione benefica di Ruslan Malinovskyi e della moglie Roksana Malinovska. La coppia si è fatta tramite della volontà dei bergamaschi di offrire aiuti per i civili colpiti dalla guerra.
Nella serata di giovedì 16 giugno, presso Ai Colli di Bergamo Golf, è in programma un evento di raccolta fondi il cui ricavato verrà interamente devoluto all’associazione. Durante la serata si terrà anche un’asta benefica, già attiva online grazie a Charity Stars e aperta al pubblico. Presenti ovviamente sia Ruslan, appena rientrato dagli impegni con la nazionale ucraina, che Roksana, che ha lavorato in prima persona all’organizzazione della serata, che sarà anche a tema ucraino e ce l’ha presentata, raccontato le sue emozioni dopo giorni speciali per lei e per il marito.
Com’è stato vedere di nuovo in campo Ruslan con la nazionale?
“All’inizio non sapevo se essere felice o meno. Ero triste perché era da molto che Ruslan non partiva per così tanto tempo, in questa situazione. Ero preoccupata perché sarei rimasta sola e in questo momento per me è difficile stare senza di lui. Allo stesso tempo ero molto felice perché per noi ucraini significa tanto rivedere in campo la nazionale, sentire quelle emozioni… è una cosa diversa. Anche quando gioca l’Atalanta mi emoziono, ma la nazionale è qualcosa di speciale che mi tocca ancora di più il cuore. Non solo adesso, sempre”.
Nella partita decisiva per la qualificazione al Mondiale è arrivata una sconfitta contro il Galles. Sui social ha scritto “che vergogna l’arbitro”: di certo non ha usato giri di parole…
“Secondo me l’hanno rubata (ride, ndr). Siamo sempre sfortunati con questi rigori, sia con l’Atalanta che con la nazionale. Era lo stesso arbitro della partita con il Lipsia. Abbiamo giocato bene e secondo me il pareggio era il risultato giusto. Siamo stati sfortunati. Ero molto dispiaciuta anche per Yarmolenko, il nostro capitano e giocatore più importante, che ha fatto l’autogol decisivo. Per lui era l’ultima possibilità di andare ad un Mondiale e non sa se ci sarà la prossima volta. Era l’ultima anche per il nostro portiere Pyatov, ero molto dispiaciuta anche per lui”.
Che ambiente ha trovato Ruslan in nazionale?
“Ruslan ha trovato un’atmosfera speciale, soprattutto questa volta. Era molto emozionato, un po’ triste e un po’ felice. Come lo sono anche io. Quando qualcuno mi chiede ‘come stai’, anche se sto bene non posso dire che sto veramente bene: qualcosa mi dà sempre fastidio”.
Siete in contatto con le vostre famiglie? Si trovano al sicuro?
“La mia famiglia è qui in Italia, è riuscita a scappare. La famiglia di Ruslan è rimasta, è arrivata qui la moglie di suo fratello per un mese, ma ha voluto tornare in Ucraina per vedere suo marito. Per lei è davvero difficile e la capisco: anche per me è stata dura in queste settimane senza Ruslan. I bambini mi chiedono sempre di lui, del perché non è qui. I suoi genitori al momento sono sereni, vivono vicino a Kiev ma la situazione non è complicata come prima: sono andati fuori città”.
E sin da subito vi siete mossi, fondando Malinovskyi Charity, la vostra associazione benefica a sostegno del popolo ucraino.
“L’iniziativa è nata anche grazie ai nostri amici bergamaschi che mi hanno aiutato molto con i dettagli organizzativi, gli aspetti economici e finanziari, cose che io non capisco molto bene perché il paese è diverso. Faccio molto affidamento su di loro. Molte persone ultimamente volevano aiutarci, ho ricevuto tanti messaggi da persone che volevano aiutare. Ma per renderlo ufficiale abbiamo dovuto registrare un’associazione, di modo da poter fare tutto in sicurezza e con i giusti mezzi. E con il nostro nome la gente può essere sicura che chi offre un aiuto non andrà perso. Aiutare il nostro popolo è il nostro obiettivo”.
Giovedì 16 giugno si terrà una serata speciale: una raccolta fondi con diversi cimeli all’asta, da tutto il mondo del calcio e non solo.
“L’iniziativa nasce dalla mia amica Francesca Donati, la mia socia. È la migliore per organizzare gli eventi. Mi ha fatto conoscere tante persone bergamasche che ora stanno partecipando al nostro evento. Devo ringraziare anche Pernice Comunicazioni, Charity Stars, gli enti che ci stanno aiutando con l’organizzazione dell’asta online. Abbiamo voluto questo evento per far conoscere ai bergamaschi la nostra cultura, sarà una serata con molte tradizioni ucraine. Ci hanno voluto aiutare tanti amici, tanti calciatori ucraini e stranieri. Per me e Ruslan è molto importante: vedo questo supporto ogni giorno. Mi firmano le maglie, mi mandano le foto. Tanti giocatori che giocano in altri paesi, in Inghilterra o in Spagna, stanno pubblicizzando questa asta ed è una cosa molto bella”.
Anche l’apertura dell’Atelier MALI vi ha indirettamente aiutato nella vostra missione.
“Sì, è anche un posto in cui incontriamo le persone che vogliono aiutarci. L’Atelier è aperto da un anno, quando abbiamo iniziato eravamo in ritardo con la location, qui non c’era niente e abbiamo dovuto fare tutto da capo. Ho imparato ancora meglio l’italiano lavorando qui”.
Avete pianificato di stare a Bergamo ancora a lungo?
“Io qui sto benissimo, abbiamo l’atelier, la casa… La mia famiglia sta bene. Qui c’è la nostra vita. L’Italia è il paese migliore in cui ho vissuto. Abbiamo già cambiato tanti posti ed è difficile spostarsi. Qui sono felice. Abbiamo tutto. Possiamo stare tranquilli per un po’. Ruslan ha ancora due anni di contratto. Poi non si può sapere cosa accadrà in futuro, ma se dovessimo andare via poi penso che torneremo qui di sicuro”.
Schermata-2022-06-16-alle-14-49-02Schermata-2022-06-16-alle-17-26-27
La serata dei Malinovskyi per l’Ucraina: raccolti oltre 40mila euro
Battute all'asta maglie e prodotti del territorio. Presenti imprese locali e le autorità, dal vice Sindaco Gandi al Console Ucraino. Roksana: "Vogliamo aiutare i bambini profughi".

Bergamo. Il giallo e il blu, i colori della bandiera dell’Ucraina che rappresentano il grano e il cielo, brillano Ai Colli Di Bergamo Golf, dove si è svolta la serata organizzata dal fantasista dell’Atalanta Ruslan Malinovskyi e della moglie Roksana, imprenditrice: una raccolta fondi con asta in favore del popolo ucraino colpito dalla guerra.
Oltre 200 presenti, imprenditori bergamaschi e aziende locali che hanno offerto il loro sostegno attraverso donazioni, prodotti o esperienze. Attraverso l’asta e i posti a tavola, l’associazione Malinovskyi Charity ha potuto raccogliere 41mila euro.
“Il ricavato di questa serata andrà ai bambini che hanno perso i genitori, alle famiglie in difficoltà – ha voluto sottolineare Roksana – Tanti non hanno niente da mangiare. Abbiamo imparato che bisogna dare attenzione a ciò che teniamo, perché non sappiamo cosa potrà succedere domani. Questa situazione mi ha insegnato che dobbiamo essere uniti”.
Presenti anche le istituzioni, dalle autorità ucraine, dal Console Stanislav Plakhotnyi al vice Sindaco di Bergamo Sergio Gandi: “Vedere un campione dello sport che però è anche un esempio di come si sta nella comunità è un grande modello che ci è più giovane più cogliere”, ha voluto evidenziare Gandi sul palco dell’evento condotto da Ismaele La Vardera.
All’asta anche maglie autografate di compagni di nazionale di Malinovskyi, come Yarmolenko, Mykolenko, Yaremchuk o Zinchenko, ma anche di altre star della Premier League come Richarlison dell’Everton o Bernardo Silva, Kevin De Bruyne o Fernandinho del Manchester City. E, ovviamente, una maglia dell’Atalanta, numero 18, di Malinovskyi stesso.
“A Bergamo ho trovato tante persone di cuore – ha detto – molti tifosi sono venuti da me a chiedermi come fosse possibile aiutare. Vogliamo supportare i civili, questi fondi non verranno utilizzati per armi o altro. C’è chi ha perso la casa, i genitori, il lavoro, chi chiede cibo. Oggi siamo qui per questo”.
“Ritrovare i miei compagni di nazionale è stato molto emozionate. Molti parenti dei miei compagni stanno combattendo sul confine delle città. Diciamo che abbiamo lavorato un po’ di più. Abbiamo giocato sempre molto bene. Il nostro popolo è molto forte, attaccato alle proprie radici, vogliamo proteggere la nostra terra. Anche quando abbiamo giocato in Polonia nell’ultima partita, in molti hanno fatto cori per l’esercito”.
La serata ha regalato anche un momento di grande commozione grazie alla voce di Ameli Popovich, in arte Ameli TVIT, cantante italo-ucraina di 9 anni che ha 4.5 milioni di follower su YouTube, che si è esibita con una canzone dedicata al nonno, scomparso in guerra in Ucraina. Sul palco anche il cantante Alfonso Oliver e balli folkloristici ucraini, che hanno animato una serata all’insegna della beneficienza.
IMG-6178Schermata-2022-06-20-alle-16-11-37Schermata-2022-06-20-alle-16-11-52Schermata-2022-06-20-alle-16-12-14Schermata-2022-06-20-alle-16-12-33

Edited by _Vale_ - 20/6/2022, 16:50
 
Web  Top
view post Posted on 17/8/2022, 16:22
Avatar

Advanced Member

Group:
Amministratori
Posts:
7,298
Location:
Bergamo

Status:


Possibile partenza di Malinovskyi, la moglie: “Cose inaspettate anche per noi”
Roksana affida ai social la replica alle dichiarazioni di Gasperini sul possibile addio del marito: "La vita del calcio è difficile"

Bergamo. L’apertura di Gian Piero Gasperini alla possibile cessione di Ruslan Malinovskyi nella conferenza stampa di venerdì alla vigilia di Sampdoria-Atalanta aprono il caso.
Sul giocatore si sarebbe infatti manifestato l’interesse del Nottingham Forest, che nelle prossime ore chiuderà anche per Remo Freuler, e il tecnico ha parlato di più offerte arrivate a Bergamo
Roksana Malinovska, moglie di Ruslan, ha affidato alle Instagram Stories il proprio pensiero sulla possibilità che il marito lasci il nerazzurro, parlando di cose “inaspettate” e “difficoltà”.
“Ragazzi, i vostri messaggi mi spezzano il cuore. Questo è inaspettato per noi come è per voi, ma nulla è stato deciso e non dipende da noi. Per favore siate pazienti, non posso tacere solo perché siete preoccupati e non voglio questo. Dovete sapere l’unica cosa: non vi lascio mai, Bergamo è la nostra casa, però la vita del calcio è troppo difficile. Non sai mai cosa aspettarti… Vi vogliamo bene”.
Poche ora prima Roksana aveva postato una grafica con le statistiche il marito, quasi a voler sottolineare l’eccellenza di Ruslan Malinovskyi, che primeggia tra i giocatori della Serie A per tiri, pressioni e passaggi completati dentro l’area.


IMG-7548
Roksana Malinovskyi: “Il mio massaggio ha portato bene a Ruslan. Mercato? Non so, vediamo”
La gioia della moglie dell'ucraino dopo il gol contro il Milan: "Sabato temevo non giocasse, ho fatto di tutto. La sua cessione non dipende da me"

Bergamo. A dispetto delle voci che lo vogliono lontano da Bergamo e delle dichiarazioni di mister Gasperini (“Ruslan è bravo ma seguiamo calciatori diversi”), Malinovskyi è stato il migliore in campo contro il Milan. Corsa a tutto campo, cambi di gioco, ma soprattutto quel gol con il suo letale sinistro che ha permesso ai nerazzurri di fermare sul pareggio i campioni d’Italia. E per finire la standing ovation tra applausi e cori di tutto lo stadio (“Resta a Bergamo”) all’uscita dal campo al 73′ dopo la sostituzione con Lookman. Per l’ucraino una soddisfazione condivisa con la moglie Roksana, in tribuna per sostenerlo come a ogni partita. Al termine della partita la ragazza aspetta felice suo marito fuori dallo stadio e racconta un aneddoto: “Sabato pensavo che Ruslan non giocasse per un problema muscolare. È andato a Milano a fare un’ecografia e mi ha detto che forse non sarebbe stato disponibile. È stata una sorpresa vederlo in campo. Forse anche grazie al massaggio che gli ho fatto e che l’ha aiutato a recuperare. Ci tenevo tanto che fosse della partita”.
La moglie del numero 18 nerazzurro, poi, conferma la volontà di entrambi di rimanere a Bergamo ma non esclude la possibilità di una cessione: “Non sappiamo ancora nulla, dobbiamo aspettare e vedere. Non dipende da me. Noi vogliamo restare in città perchè abbiamo la nostra casa, la nostra famiglia, il nostro lavoro e i nostri amici. Ma il calcio è strano, vedremo come andrà a finire”.
IMG-7615

Screenshot-2023-01-10-alle-10-21-56

Edited by _Vale_ - 14/1/2023, 16:53
 
Web  Top
view post Posted on 4/11/2022, 10:00
Avatar

Advanced Member

Group:
Amministratori
Posts:
7,298
Location:
Bergamo

Status:


Malinovskyi è un caso, la moglie sui social: “Bei tempi quando giocava 90 minuti due volte la settimana”

In casa Atalanta scoppia, ancora, il caso Ruslan Malinovskyi. In questo inizio di stagione, il giocatore ucraino si è visto poco in campo. Il 29enne ha giocato da titolare solo 4 partite, ha collezionato solamente 325 minuti di gioco in 9 gare e, contro il Sassuolo, è rimasto in panchina. Che mister Gasperini non lo consideri più un elemento chiave della sua formazione sembra ormai essere chiaro, ma perché? I tifosi hanno provato a chiedere alla moglie del giocatore, Roksana, che ha risposto duramente tramite una storia Instagram, poi rimossa.
La moglie di Malinovskyi ha spiegato, prima di tutto, che il marito è in ottima forma: “Ragazzi, al momento mio marito è nella sua forma fisica migliore e la sua percentuale di grasso corporeo è una delle più basse della squadra. Segue la dieta del nuovo nutrizionista e i suoi consigli e posso dire che a casa si mangia bene sempre, non usiamo burro e grassi vari, oltre che dolcificanti e pane, ma a volte pecchiamo con la brioche al mattino”.
Poi Roksana passa all’attacco. La donna non sa come mai il marito giochi così poco: “La domanda sul perché non gioca non è per me. Si sente benissimo durante gli allenamenti. Ricordo i tempi belli quando giocava 90’ due volte a settimana ed è diventato un campione, noi guardiamo bene al futuro”. La consorte del giocatore ha eliminato la storia dopo poche ore, ma rimangono gli screenshot così come rimane vivo il caso Malinovskyi.
Non è la prima volta che Roksana parla sui social dell’esperienza alla Dea del marito. In estate, Ruslan era stato accostato al Nottingham Forest e al Tottenham e la moglie di Malinovskyi, sempre tramite Instagram, era intervenuta sulle voci di mercato: “Bergamo è casa nostra, non ne abbiamo un’altra. Ma il calcio e la vita sono uniti: se Ruslan non puo’ rimanere all’Atalanta, deve trovare un’altra soluzione. Abbiamo comprato casa due anni fa e adesso ci siamo trasferiti, piano piano finisco solo adesso con gli scatoloni. Non c’è niente di più importante della famiglia e della carriera di Ruslan. Per noi è un peccato, ma la vita del calcio è questa. Deve pensare al suo futuro come calciatore professionista”.
MalinovskyivriendinScreenshot-2022-11-04-alle-09-58-19

Edited by _Vale_ - 4/11/2022, 11:44
 
Web  Top
view post Posted on 14/1/2023, 15:31
Avatar

Advanced Member

Group:
Amministratori
Posts:
7,298
Location:
Bergamo

Status:


Roksana e Ruslan Malinovskyi: "Non è un addio Bergamo, grazie a tutti"

"Non voglio dire addio, voglio solo ringraziare ognuno di voi ragazzi per gli anni fantastici che abbiamo trascorso qui. Grazie per la vostra fiducia dall'inizio alla fine, per la calorosa accoglienza e il costante supporto anche nei momenti più difficili. Inoltre, posso dire con sicurezza che Ruslan ha indossato la maglia dell'Atalanta con orgoglio e amore. La maglia è sudata sempre: grazie per l'emozione, per il fatto che abbiamo trovato casa, per aver potuto imparare l'italiano, per il fatto che adesso ho un posto dove tornare. Per aiuti al nostro popolo in questo periodo brutto...Per i tanti bei gol che Ruslan ha segnato con l'Atalanta e per aver potuto scrivere la storia con voi. Sono molto contenta che abbia attraversato questa strada in Serie A. Per aver fatto la scuola di mister Gasperini e una grande esperienza. E ora deve andare avanti. Grazie di tutto. Vi amo tanto i vostri Ruslan e Roksana". Con un bellissimo video sul proprio account Instagram, Roksana Malinovskyi, a nome anche di suo marito Ruslan, ha vouto salutare il popolo atalantino.
 
Web  Top
view post Posted on 25/3/2024, 15:08
Avatar

Advanced Member

Group:
Amministratori
Posts:
7,298
Location:
Bergamo

Status:


Malinovskyi contro Miranchuk e l’Atalanta, la moglie Roksana: “Per voi è calcio, per noi è vita”
I chiarimenti nelle storie di Instagram: "Abbiamo visto un post in collaborazione e abbamo regito così, le persone nei commenti scrivono cose pazzesche"

I commenti di Ruslan Malinovskyi su X riferiti alla guerra, in risposta al post (poi cancellato) in cui l’Atalanta ha celebrato il gol di Aleksey Miranchuk con la Russia, poi cancellato, hanno causato inevitabilmente strascichi.
La foto del numero 59 nerazzurro festante dopo il gol in nazionale era stata pubblicata nella serata di giovedì (21 marzo) sull’ex Twitter, mentre su Instagram è stato postato un video in collaborazione tra il profilo dell’Atalanta e della nazionale russa
Sembra sia stato proprio questo a causare la furia dell’ex nerazzurro, oggi al Genoa, e della moglie Roksana. Entrambi hanno commentato il video scrivendo “vergognatevi”.
Su X Malinovskyi ha definito l’ex compagno in nerazzurro “Un buon contribuente del terrorismo russo. Ogni giorno per due anni” e ha attaccato l’Atalanta ricordando la partita di Champions League del 2019: “Non ti ricorda niente? Forse Kharkiv? Champions League?”.
Sulla questione è intervenuta anche Roksana, attraverso due Instagram stories: “Per voi è calcio, per noi è vita” ha scritto.
“È un peccato che voi non capiate i commenti russi sotto i post di ‘solo un gol’, scrivono delle cose pazzesche e
godono della guerra. È un post collaborazione, per quello abbiamo reagito cosi, non perché il calciatore di Atalanta ha fatto gol. Io non vi voglio giudicare. Ogni persona ha sua testa e sostiene quello che vuole. Io vedo le cose che accadono nel mio paese e purtroppo non si fermano. So che siete stanchi. Anche noi. Anche i nostri parenti che non possiamo vedere da 2 anni, gli amici. Perciò per me è importante. Per voi è forse solo calcio, per noi la vita”.
 
Web  Top
10 replies since 7/12/2019, 16:24   846 views
  Share